Love Sustainability

“IO SONO QUEL CHE FACCIO” (Reinhold Messner) di Gaetano Gucciardo

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Claudia, co-ideatrice  di  “Love Sustainability”, conosciuta ad un evento online, ha alimentato la mia spontanea empatia nei riguardi delle “foglie”. Qualche contatto e sono subito entrato in sintonia con il progetto e le persone (ho “conosciuto” anche Cinzia e Stefano)

Tutti loro mi hanno trasmesso determinazione e rigore nel voler ricercare e comunicare comportamenti sostenibili alla vastissima comunità degli Host: a questo proposito mi hanno chiesto di aiutarli – non che ne avessero bisogno –  presentandomi a voi che leggete e raccontando chi sono e cosa faccio

Sono Gaetano e anagraficamente sto affrontando il mio sessantesimo anno di vita. Ne ho quaranta da progettista, qualcuno in più da viaggiatore, sei da startupper e uno da host (se si è quel che si fa!)

Il viaggio fa parte del mio DNA

Ho iniziato con il “travel sharing” che allora si chiamava AUTOSTOP: non c’era una App ma si usava il pollice della mano destra Come regalo di diploma ho ricevuto un INTERRAIL con il quale ho scorazzato qualche mese in giro per l’Europa per poi ripercorrerla più volte, negli anni a seguire, con i mezzi più svariati comprese le mie Dolomite (pedule), con o senza ciaspole, in particolare lungo gli antichi sentieri Walser

Negli ultimi anni sono diventato  “stanziale” sposando la concezione di Arianna Dagnino (Viaggiatrice, scrittrice, poliglotta e molto altro – amica del Botel) “a conferma di come la stanzialità e il nomadismo intrattengano un forte rapporto simbiotico che rigenera e si rigenera” https://www.ariannadagnino.com/post/il-quintetto-d-istanbul-al-botel-lago-di-lugano 

Ogni fase ha avuto un forte denominatore comune: essenzialità ed esperienzialità

Con  queste basi sono nati i progetti del BOTEL e del CARAVANSERAI4.0 https://www.boteldiffusodeilaghi.eu/  https://www.airbnb.it/rooms/573685132950681504?check_in=2023-03-18&check_out=2023-03-24&guests=1&adults=1&s=67&unique_share_id=7252a299-870a-4669-bf44-edc3f8dbbb7d

Sono un host neofita ma un militante della sostenibilità da sempre: oggi parlarne, parlare di carbon footprint e  di non spreco delle risorse è un imperativo al quale ognuno di noi può dare il proprio contributo, in particolar modo quando si esercita una attività altamente energivora quale è la ricettività

Le foglie di Love Sustainability ne parlano ma vanno oltre: facilitano la comprensione e la consapevolezza con la piena coscienza e l’auspicio che i comportamenti virtuosi suggeriti diventeranno automatismi consapevoli e che quando non  avremo più bisogno delle “foglie”, vuol dire che il compito delle stesse sarà stato assolto

Solo lavorando in piena sinergia con i nostri ospiti potremo ottenere quella co-creazione di valore a beneficio dell’ospite, della comunità ospitante, della nostra e del pianeta stesso

Vi do quindi appuntamento ai prossimi incontri su questo blog nei quali affronteremo parte delle mille sfaccettature dell’affascinante mondo del rispetto ambientale e “dell’attenzione del vivere”

Ho l’intimo obiettivo di offrirvi le testimonianze della mia esperienza personale,  ma anche quello di apprendere le vostre mediante un confronto, chiaro e costruttivo, con tutti voi

Grazie, Gaetano

Foto di copertina: Concerto in memoria di Ezio Bosso sul Botel 2.0 a Porto Ceresio